La Baita dël Fôrmagg


Non so quante volte ho passeggiato per il centro di Torino ma rimango sempre incantata a  guardare le vetrine dei negozi più belli, in particolar modo quando si avvicina il  Natale,  le vetrine dei negozi di Via Garibaldi, Via Lagrange, Via Po’, Via Roma che vengono parate  a festa e sembrano Regine .


Ve ne una in particolarmente deliziosa, ed è in Via Lagrange: La Baita dël Fôrmagg. 


Oggi, io e la mia collega Cinzia abbiamo l’occasione di conoscere i proprietari che hanno da tempo ottenuto il riconoscimento di «Maestri del Gusto”.

Questo riconoscimento viene ed è stato pensato dalla Camera di Commercio di Torino, per promuovere le eccellenze eno-gastronomiche torinesi.

I soggetti preposti a rilasciare questo riconoscimento sono tre, la stessa Camera di Commercio, che segnala i produttori più rappresentativi del gusto torinese, Slow Food che valuta il gusto e la tipicità dei prodotti ed il Laboratorio Chimico camerale che infine si occupa di analisi e valutazione degli aspetti igienico-sanitari.


Questo progetto, grazie a sinergie virtuose è andato crescendo nel tempo, sia nel numero delle aziende coinvolte, che dalle 50 iniziali del 2002 sono attualmente ben 182, che nelle occasioni di promozione sia sul territorio italiano che all'estero.  

Il  Negozio La Baita dël Fôrmagg famoso per le sue delizie e particolarità, si trova a Torino, più esattamente nella zona pedonale al 36 di Via Lagrange, una zona molto rinomata e famosa.



Siamo davanti al negozio, la sua insegna caratteristica, lo stile «vecchia baita» del negozio e la vetrina stupenda, traboccante di prodotti di sublime qualità, non possono che attirare lo sguardo; la strada è affollata, anche se sono le 10:30 di sabato mattina, e pare che nessuno dei passanti riesca a evitare di dare uno sguardo goloso alle prelibatezze in mostra.





Il negozio, in effetti, si presenta con due belle vetrine, ricche e ben assortite di ogni bontà, si denota una certa ricercatezza e un gran assortimento di specialità; entrando i negozio, i locali son bell'illuminati; disposti in due file uno di fronte all’altro si trovano i banchi frigo, ricchi di formaggi  tipici e salumi Dop, che sono sistemati come bellissimi gioielli gastronomici; alzando gli occhi non si possono non notare gli importanti ornamenti, due campanacci da mucca appesi al soffitto e le file di  prosciutti di parma stagionati in bella mostra; a coronamento del tutto, in bella vista sugli scaffali tante prelibatezza: pasta,  vasetti tipici di confetture e marmellate, pelati e quant’altro si possa golosamente desiderare, tutto per soddisfare qualsiasi clientela, anche la più raffinata.




Veniamo subito accolte dal Signor Castagno e dalla sua Signora, a cui ci presentiamo e spieghiamo lo scopo della nostra visita: cercare di far conoscere meglio il loro negozio e lo splendido lavoro che compiono, cosa ben nota ai torinesi, in effetti per me è un piacere essere li con loro, ed avere così l’occasione di conoscere il Maestro di  persona.

Si dimostrano molto affabili, cordiali, disponibili mettendoci a nostro agio.

Dalla reciproca conoscenza, si denota soprattutto un amore incondizionato per il proprio lavoro, una gran passione nel ricercare le cose migliori per offrirle alla propria clientela.





La signora Barbara Castagno mi parla del negozio, della sua Storia di famiglia, mentre il Signor Marco è alle prese nel servire  la sua esigente clientela.

Il negozio è a conduzione familiare, l’attività è stata iniziata nei primi anni del ‘900, dal nonno Castagno Pietro per poi proseguire con il padre il signor Pier Luigi Castagno, ed infine dal figlio il Signor Marco Castagno.


L’attività che, dapprima si trova sempre a Torino, ma in Corso Moncalieri, si trasferisce nell’anno 1963 in via Lagrange. 


Con orgoglio il signor Marco Castagno mi dice: “Abbiamo sfamato tre generazioni di torinesi” dichiara divertito e prosegue dicendo: “quanti panini si preparavano al salamino e crauti” 




Mentre si conversa amabilmente, io e la collega Cinzia Chiabò prepariamo l’attrezzatura ed  iniziamo a scattare le foto.

La signora Castagno ci racconta che negli anni Sessanta il negozio era stato meta di personalità molto importanti, celebre fu la visita della Regina di Danimarca.





La grande professionalità del Maestro Castagno, appare più che evidente, tra le sue credenziali annovera anche il titolo di Assaggiatore Onaf e Chevalier du Taste Fromage de France.

Egli è così scrupoloso da selezionare personalmente ogni tipo e singolo formaggio, per poter offrire ed avere soltanto prodotti della miglior qualità e gusto, ponendo un particolare riguardo ai piccoli produttori locali, per avere sempre i migliori prodotti a km 0 e prediligendo la tradizione del nostro Paese.




Tutte le aziende che collaborano  con la famiglia Castagno sono particolarmente attente alle nuove normative fito-sanitarie europee e nazionali, per dare sempre al cliente un prodotto e un servizio garantiti sotto tutti i punti di vista.

Nel finire il nostro lavoro, salutiamo e siamo veramente soddisfatte e contente di questa bellissima occasione.


Formaggi Nazionali:
 Asiago d’Allevo Dop – Bitto – Caciocavallo Ragusano – Casera – Formaggio di Fossa – Mozzarella di Bufalo Dop – Pannerone lombardo – Parmiggiano –Reggiano 36/48mesi 

Formaggi Piemontesi Pecora e Capra:
Blu di capra – Caprino al ginepro – Carammella di capra – Crottino di capra – Montebore – Murazzano Dop – Paglierina di capra – Robiola di capra – Robiole mon pere

Piemontesi di Vacca: 
Bettelmatt – Blu Moncenisio – Blu di Novalesa – Bra duro Dop – Campestre – Castelmagno – Castelmagno affinato Dop – Fontina d’alpeggio Dop – Fontina Dop 

Francesi di vacca:
Beaufort – Brie – Brie de Meaux – Camembert AOC – Clarines – Delice de Bourgogne – Epoisse AOC – Fourme d’Ambert – Livarot AOC 


Salumi Piemontesi:
Cacciatore di oca – Cima alla genovese – Cotechino crudo – Lardo “Maison” – Lingua bovina – Manzo cotto monferrino – mortadella di fegato – Salame al barolo – Salame al peperoncino

Salumi Italiani:
Bresaola punta d’anca – Carrè affumicato – Coppa di Parma – Culatello – Finocchiona – Guanciale stagionato – Lardo di Arnad – Lardo di Collonnata Igp – Mocetta di camoscio –

Salumi Europei: 
Landjeger – Prosciutto cotto affumicato – Salame ungherese – Wurst tedeschi grandi – Wurst tedeschi piccoli


Accompagnamenti per formaggi:
Confettura di peperoncino – Gelatina di lavanda – Marmellata di peperoni – Miele acacia, castagne, lavanda, rosmarino  - Mostarda di fichi, di pere


Salse e Creme:
Bagnet rus – Bagnet vert – Bruschetta – Crema di peperoncino – Ketchp classico, piccante – Maionese ai funghi , al pepe verde e classica


La Cantina:
Barbaresco Serragrilli 2012 – Barbera Alba Ruvei Doc – Barolo chinato – Barolo Coste di Rosa – Brachetto d’Acqui Docg – Campagne Taittinger – Dolcetto d’Alba Doc – Gavi Doc – Langhe Chardonnay 2014 



NOTE

Si rivendono anche prodotti senza glutine 

I loro fornitori di salumeria sono stati scelti non solo per la bontà dei loro prodotti e il rapporto qualità/prezzo, ma anche per la presenza negli elenchi ufficiali dell’A.I.C., come ad esempio:

Prosciutto cotto, Prosciutto di Parma, Salame crudo, Mortadella, wurstel trentini, Roast-beef , Manzo stufato, Stinco precotto


Si rivendono anche prodotti per Vegetariani
Alcuni dei loro formaggi sono utilizzabili anche per i vegetariani, in quanto vengono prodotti con caglio vegetale:
Gran Kinara, Cheddar inglese, Toma di Villanova, Toma di Lou Bergier


Si rivendono anche prodotti senza Lattosio
Gran Kinara è un grana Piemontese da tavola, Parmiggiano Reggiano vecchio e stravecchio, Toma di Villanova, Trenta  senza colesterolo, Emmentaler e Gruyere, dop della Svizzera.
Formaggi a pasta dura stagionati oltre i 2 anni.




 RICETTE


Gnocchi al Castelmagno

In una capiente padella fare imbiondire 50 g di burro, unire 100 g di Castelmagno, 100 g di panna e pepe.
Mescolare bene e tenere sul fuoco finchè il Castelmagno sarà sciolto.
Oppure
Sciogliere 50 g di buro in una casseruola, unire 150g di Castelmagno e un bicchiere di vino bianco.
Cuocere per 5 minuti a fuoco basso, mescolando. 
Aggiungere sale e pepe


Soufflè di Castelmagno con miele e noci

Sciogliere 40g di burro, 2 cucchiai di farina e 3dl di latte, mescolando con una frusta fino ad ottenere una crema molto densa.
Amalgamare 200g di Castelmagno; togliere il tegame dalla fiamma e incorporare 4 tuorli d’uovo, sale e epe qb. Montare gli albumi a neve con un pizzico di sale; unire il composto precedentemente preparato e versare in uno stampo imburrato.
Infornare a 175° per circa 30 minuti.
Servire  con miele e noci spezzettate.









La Baita dël Fôrmagg di Castagno

Recensioni Maestri del Gusto Torino

ricetta di Giallo Zafferano prodotti LA BAITA DEL FORMAGG

Testo : Ivana Motto
Foto curate da  : Cinzia Chiabo e Ivana Motto

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