Bunker e tunnel segreti a Villa Duchessa di Galliera a Voltri

Incuriosita, dopo aver letto un articolo sul giornale il Secolo XIX, sabato scorso, ho partecipato ad una visita guidata alla scoperta dei tunnel e dei bunker siti all’interno del Parco di Villa Duchessa di Galliera, a Genova Voltri.

Tale iniziativa è  promossa dall’Associazione Amici di villa Duchessa di Galliera, con l’intento di far conoscere la storia e dar risalto all’importanza del ritrovamento di alcuni bunker.

Costruiti nel periodo della Seconda Guerra Mondiale, dalla Wermacht a e dalle truppe tedesche, essi servivano a difesa e al controllo, non solo sulla città di Genova, ma anche sul lato di Ponente.

Realizzati in posti strategici nel Parco, essi si estendono in una fitta ragnatela di cunicoli, trincee, rifugi e sotterranei.

Arrivata con largo anticipo sul luogo dell’appuntamento, cerco tra la folla il contatto con il quale avevo preso accordi per partecipare come blogger a tale evento, il Volontario Amici di villa Duchessa di Galliera signor Matteo Frulio.

Matteo Frulio si presenta a me e  ai tanti partecipanti, ci si divide in due gruppi e si parte tutti molto incuriositi.

Prima tappa il rifugio all’interno delle Villa; è un cunicolo stretto alto poco più di una persona, lungo, buio, e alla fine ci si arriva al fondo chinati, ai lati  del cunicolo due piccoli atri servivano probabilmente per conservare del cibo.

Matteo inizia a raccontare:

Questo rifugio era stato creato per gli sfollati che la villa ospitava, povera gente che aveva perso tutto in guerra. 
Appena si sentivano suonare le sirene, 40/50 persone scappavano nel rifugio, prima che cadessero le bombe sulla città stretti gli uni agli altri e con il panico in gola, si attendeva la fine dei bombardamenti.
Non si aveva il tempo per pensare, ma solo scappare e ripararsi.
Si rimaneva così per ore, nell’attesa di tornare alla luce e si parlava poco per  non consumare l’aria”. 

Aggiunge: “Sono stati trovati anche alcuni fili elettrici, si pensa probabilmente che vi fosse un impianto elettrico per far luce”.

Esco dal cunicolo e la luce è abbagliante.

Si prosegue per la seconda tappa: la visita ai giardini di azalee e camelie, che in questa stagione sono in piena fioritura,  ed alle cascate, recentemente riattivate proprio grazie al lavoro dei volontari, che hanno una convenzione con il Comune di Genova per la manutenzione e la gestione del Parco.

La terza tappa è un bunker che si presenta come un grande casermone di cemento armato, piccole feritoie  fanno da finestre, una porta in legno, all'interno nient’altro è rimasto, tranne i buchi dove erano appoggiati le brande.
In quei bunker vivevano dai 8/16 soldati e  difendevano la postazione.

Per tale occasione vi erano alcuni figuranti vestiti  con uniformi tedesche, aiutavano a ricostruire e a ricordare quegli eventi così drammatici e  storici.

E’ stata  una guerra che ha segnato in modo indelebile tutto il territorio, e l’evento ben organizzato dagli Amici di  Villa Duchessa di Galliera, a pochi giorni dalla ricorrenza della Liberazione, il 25 aprile del 1945 ha avuto,  con gran stupore dagli stessi, un grande successo, suscitando curiosità ed interesse, il tutto per non dimenticare.


































Testo e Foto  :   Ivana Motto

Pagina di Facebook : Blog La Mia Fotografia


per visite al Parco, al Giardino all'italiana, al Teatro del 1785, al sistema di bunker della II Guerra Mondiale nonché al Santuario di N.S. delle Grazie, scrivere a: amicivillagalliera@gmail.com 
oppure (per urgenze) telefonare al  +39 347 7276837 . 

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