Gli Angeli Custodi della Valle Susa 27.10.17
Da domenica seguo l’andamento degli incendi in Piemonte. Venerdì mattina ricevo una telefonata da Renata della Croce Rossa Italiana di Bussoleno che mi aggiorna sullo stato degli incendi; è preoccupatissima perchè si è alzato un forte vento che ha riattivato i roghi.
La Valle Susa Brucia!
Chiedo se posso fare qualcosa e parlo con il suo Responsabile, il Signor Michele, il quale mi mi fornisce un chiaro quadro della informa della situazione in essere.
Decido così di salire in valle nel tardo pomeriggio.
Percorro l’autostrada Torino-Bardonecchia, e arrivo circa alle 18:30 nei pressi di Susa; un l’odore denso ed acre del fumo permea la valle e si vedono, sui crinali, fiamme alte, rosse e vive.
Vado al polo operativo di Susa, sono tutti impegnati a coordinare le operazioni di soccorso, e li vengo a conoscenza che la situazione è più grave del previsto.
Le squadre dei Vigili del Fuoco, gli Aib Piemonte e la CRI sono impegnate da giorni senza sosta nelle operazioni, sono stremati e stanchi ma continuano a lavorare, con impegno e tenacia.
Brucia nei pressi delle borgate montane Chiamberlando, Montampero e Rocciamelone, borgata Bianchi.
Arrivata in Comune di Montampero, vedo che i mezzi antincendio degli Aib sono fuori e la sala comando presa d’assalto dalle telefonate dei tanti giornalisti che chiedono di poter accedere nelle zone dei fuochi per realizzare i loro servizi.
Purtroppo non è possibile, al momento la situazione è drammatica a causa del forte vento e non ci si può avvicinare, il rischio sarebbe troppo alto.
Mi reco quindi presso le sale operative mobili dei VV.FF. e dell’ AIB dove il signor Renato mi viene incontro salutandomi; dopo un oretta passata con lui una squadra dei Vigili parte per recarsi in una frazione abitata e minacciata dal fuoco.
Mi unisco a loro e velocemente raggiungiamo la borgata Chiabodro.
Le fiamme rosse lambiscono minacciose l’abitato.
Il caposquadra Rosario da gli ordini ai suoi uomini, per mettere in sicurezza una bella villetta al fondo del bosco.
La proprietaria della villetta presso cui ci siamo fermati ed alcuni compaesani vengono nei pressi del presidio antincendio, sono agitati e spaventati.
Mentre i pompieri si organizzano , la signora Silvana prepara il caffè e mi racconta:
“E’ da una settimana che non dormo, sono preoccupatissima, sono sola, abito in fondo, tra le ultime case del bosco.
Non saprei dove andare, io con i miei cani, ed ho anche un asinello".
Messi i caffè su un vassoio, lo porta ai Vigili/Aib e agli altri vicini; tra di loro il signor Angelo, un arzillo 75enne, mi propone di seguirlo per raggiungere la cima della collina da cui è possibile vedere i vari focolai che circondano la valle.
Gli operatori antincendio sono tutti presi nel controllare l’andamento del fuoco.
Le fiamme sono alte, si vedono prendere fuoco i pini, bruciano come cerini.
E’ spaventoso; fumo e fuliggine arrivano con il vento, l’odore è acre e pungente.
Dopo due ore il vento cambia direzione, la casa al momento è al sicuro, io vado via mentre la squadra rimane a presidiare la zona.
Commenti
Posta un commento