Cervo Ligure Il Borgo Medioevale


Su una bella verde collina a ridosso del mare, vi è un piccolo gioiello ben conservato dalle caratteristiche medievali, una piccola perla, il borgo di Cervo.


Dista a 10 km dal centro di Imperia, 112 Km da Genova, 196 km da Torino; è denominato uno dei borghi  più belli d’Italia,  persino la trasmissione televisiva Alle falde del Kilimangiaro su Rai 3 ha nominato Cervo nel 2016 come il Borgo dei Borghi

Questa è la descrizione che si ha di Cervo guardando nei vari siti di internet e, vedendo le varie immagini, sembra proprio una bella località.
Così decido di andare a far visita a questo bel paesino.

Arrivo presto, sono le circa le 10:00 del mattino ed è una splendida giornata d’inverno, dal cielo blu intenso.
















Inizio a salire lungo i suoi carruggi, stranamente silenziosi, vi sono pochi turisti, ma so per certa che in estate questa località viene presa d’assalto da centinaia di villeggianti.

Per questo motivo ho scelto una giornata infrasettimanale ed invernale per visitarla, in modo di avere la possibilità di curiosare ed ammirare questo bellissimo borgo tranquillamente, e senza la necessità di attendere che la gente si sposti per poter fotografare.

Mentre salgo per i carruggi, intravedo piccoli cortili e profumi deliziosi di cucina pervadono l’aria; i pochi ristoratori aperti, preparano il pranzo per i visitatori.
Arrivo finalmente in cima ed entro nel cuore del borgo di Cervo.
In un bellissimo cortile vi è il museo Etnografico del Ponente Ligure realizzato su idea di un illustre cultore della storia e delle tradizioni Cervesi “Franco Ferrero”.

La visita inizia al piano superiore, con la mostra “Donne di Liguria” un secolo di storia (1850-1950).

La mostra mi colpisce,  ben custodite negli scaffali, vi sono circa 250 Barbie, la Bambola più venduta al mondo.

Le bambole sono state recuperate e vestite secondo la moda delle varie epoche, con abiti e merletti realizzati a mano e son inserite in situazioni che illustrano le tradizioni, gli usi, i costumi, il lavoro, il tempo libero e le conquiste sociali della donna ligure; io vengo particolarmente colpita dalle fotografie di quel tempo che sono poste a completamento di queste rappresentazioni.  




Una porta con scritto “panorama” attira la mia attenzione; esco, salgo tre scalini ed apro una porta, davanti a me una terrazza che sovrasta tutti i tetti delle case da cui si gode una  vista  spettacolare, si vede tutto il litorale.

Mentre respiro profondamente l’aria che sa di mare, la brezza marina mi scompiglia i capelli.

E già mezzogiorno, e so per certo che le foto non saranno bellissime perchè  il sole è troppo alto e vi una leggera foschia vela il panorama.
Riprendo la mia visita del museo, scendo una scala a chiocciola ed entro nella prima sala che presenta uno scorcio di vita militare.
La seconda sala riserva particolare risalto alla scuola, presentando un piccolo banco su cui sono adagiate antiche pagelle e compiti.
La sala seguente è dedicata alla marineria, mentre le altre agli antichi mestieri e all’ambiente domestico.

Uscendo dal Museo, prendo un carruggio che scende ed arrivo ad una piazzetta con tanti  tavolini,  da cui si ammira un meraviglioso panorama marino, e sulla quale sorge uno dei gioiello più belli e preziosi della Riviera di Ponente: la Chiesa di San Giovanni Battista detta “dei Corallini” di Cervo, un capolavoro d’arte barocca.



Costruita tra il 1686-1778 essa si erge in tutta la sua imponenza sul caratteristico sagrato, è la testimonianza del gran benessere di quel tempo, un secolo d’oro della nostra storia.





A quell’epoca i maggiori guadagni provenivano dal mare, con la navigazione e la pesca del corallo e/o dalla fatica del contadini e piccoli artigiani; i quali, con sacrifici, tenacia, generosità, animati da una forte fede, hanno costruito questa gran bellezza.


Ci sono voluti parecchi anni prima che la chiesa potesse accogliere i fedeli; l’opera progrediva, rallentava o s’arrestava in misura delle offerte provenienti esclusivamente dai parrocchiani e quindi dalle più o meno floride condizioni del paese.
Tutti vi contribuirono secondo le loro possibilità.

La Chiesa di S. Giovanni Battista, all’esterno nella facciata principale e nel campanile è ricchissima di stucchi e decorazioni policrome.
Al suo interno, marmi preziosi, tele d’arte, affreschi e una serie cospicua di candelabri, circa una cinquantina, molti di questi dorati.

Rimango in silenzio ad osservare, ogni tanto un clic, e cercando di trarre un pò di spiritualità.



Rimango a Cervo fino al calare della sera per cogliere gli ultimi istanti e vengo ripagata, questa è l'immagine di Cervo di sera.


Testo e Foto Ivana Motto Cleo
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